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Lexuar 3473Servo di Dio Sac. SHTJEFEN KURTI , di padre JAK e di madre KATRINE , nato a Prizren – Kosovo , Ordinazione Sacerdotale a Roma il 13.05.1921 .
Studi – Dopo le elementari fatte nel suo paese , entro nel Seminario Pontificio Albanese di Scutari , in seguito a Insbruck ( Austria ) , presso Il Collegio Canisianum retto dai Padri Gesuiti e , infine , a Roma presso Il Collegio di Propoganda Fide , dove entro il 10.01.1919 .
Uffici ricoperti – In Kosovo fu parroco a Uresovac , a Novoselle e Eperme . In Albania fu parroco di Zheje , di Gurez e di Tirana . Fu arrestato due volte . La prima volta a Tirana il 28.10.1946 e fu condannato a 20 anni di carcere , di cui ne sconto 17 , rinchiuso nel carcere di Burrel . La seconda volta fu arrestato a Gures il 11.06.1970 e fu fucilato il 29.09.1971 .
Il 16.09.1946 scrive una lettera strugente al Papa Pio XII , che invia per vie segrete e che evidenza il suo radicale e devoto attacamento alla Chiesa e al suo supremo Pastore , per cui non esitera a dare la vita . La lettera e un inno della fedelta sua e della Chiesa Albanese , con a capo i rispettivi pastori , al Papa , cui si sentono maggiormente congiunti nell’ora del pericolo , decisiva per la stessa sopravvivenza dell’Albania Cattolica . Tra l’altro si legge :
” Sebbene io non sia che un semplice sacerdote , mi prendo la rispettosa liberta di esporre a Vostra Beatitudine quanto segue , essendomi presentata l’opportunita di farlo : mentre cio rriesce assolutamente impossibile ai nostri Eccellentissimi Ordinari .
Beatissimo Padre , sara doloroso cio che esporro , ma e unico nostro conforto il poter versare nell’angelico cuore del Padre Commune l’amarezza di cui e ripieno l’animo nostro cristiano e sacerdotale . Clero secolare e regolare viviamo in una vera epoca di violenta persecuzione . Tutta l’attivita nostra e in tutti i campi e stata soppressa , non soltanto , ma anche distrutta in parte o soggetta a minutissima sorveglianza . Chiusi i seminari sia il Pontificio di Scutari che dei Francescani e dei Gesuiti , seguendosi le istruzioni vessatorie suggerite dai russi bolscevichi , acuite dall’odio satanico dei nostri governanti .”
Dopo la descrizione di cio che di disastroso era avvenuto e stava avvenendo , la lettera continua :
” Oltre a queste profanazioni e privazioni , il Clero compiange la morte violenta , preceduta da indicibili replicate torture , di ben nove sacerdoti , mentre continuano a soffrire nelle dure prigioni altri diciannove : ogni giorno ci rattristano novi arresti . Nel momento in cui scrivo giunge notizia dell’arresto di altri tre sacerdoti e gran numero della populazione , cattolici e musulmani : uno di quei tre ( sacerdoti ) ha celebrato le sue Primizie ( la Prima Messa Solenne ) l’ 8 corrente . Ciascuno di noi , del resto , attende , con serena rassegnazione la medesima sorte . Noi e popolo cattolico non possiamo sperare di godere dei diritt dei cittadini , per la ragione che siamo riconosciuti come dipendenti dal Vaticano . Chiunque prenda la nostra difesa , dopo breve tempo , solo per questo fatto , e cacciato nelle prigioni . Chi e con la Santa Sede e senz’altro tenuto reazionario e nemico dell’attuale governo communista . Continuamente nei settimanali , nei discorsi pubblici , nelle riviste umoristiche , nelle trasmissioni radiofoniche , e con ogni altro mezzo , si fa giuoco e strazio della religione , della liturgia , del Vaticano e dell’Augusta Vostra Persona, coll’angoscia di tutti i cattolici e degli animi onesti delle altre credenze . Tutto saremmo disposti a sopportare , ma il dileggio del Vicario di Gesu Cristo ricolma l’animo nostro di emmensa desolazione ed acuisce esasperando le piaghe dello smisurato nostro dolore …..
Non c’e nessuna liberta ne di parola , ne di pensiero , ne di stampa . Questa e solo nelle mani del governo ateo e nessuno puo confutare gli errori che essa propaga . Chi ossase contraddire scomparirebbe dal consorzio umano senza sapere che fina abbia fatto …
Santita , moltissime altre cose resterebbero da rilevare , ma mi devo limitare a quanto sopra , gettando in tutta fretta queste righe , per paura d’essere colto nell’atto dello scrivere . Di nuovo esprimo il mio dolore di ammareggiare l’animo dolce di Vostra Santita con questo desolatpo esposto . Prostrato ai piedi di Vostra Santita , che bacio riverentemente , chiedo umilissimamente la sua Paterna Benedizione Apostolica per me , per il Clero di Tirana , dell’Archidiocesi , per il popolo e per tutti , auspice di miglior avvenire e sopratutto per sostenerci nella lotta presente senza abbatimento per la nostra fede e per l’inconcusso attacamento alla Vostra Augusta Persona .
Nikolin Kurti/bajrak.wordpress.com
One Response to Lettera a Papa PIO XII dal Sacerdoto Albanese Dom Shtjefen Kurti , anno 1946