Nomadi a Roma l’Assistenza é in MANO ad un’ARCICONFRATERNITA

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Gestisce numerosi servizi per conto del Comune di Roma e della Provincia.
(DIRE) Roma – L’accoglienza nell’ex Cartiera di via Salaria e’ in mano all’Arciconfraternita del Santo Sacramento e di San Trifone. E se la qualita’ dell’accoglienza nella struttura e’ oggi messa sotto accusa dalla denuncia dell’associazione ’21 luglio’, che con un video documenta le pessime condizioni igienico-sanitarie della struttura, anche il metodo di assegnazione del servizio solleva qualche dubbio. La struttura, dopo essere stata sgomberata, l’8 settembre 2009, da un’occupazione, e’ stata, nel giro di due mesi, in centro di accoglienza, quindi affidata, per la gestione dei servizi, all’Arciconfraternita. Ma di una relativa e regolare gara d’appalto non si hanno notizie. Non ne sa nulla il Dipartimento per le Politiche sociali del Comune di Roma, che pure gestisce il sistema dell’accoglienza nella Capitale, direttamente o tramite assegnazioni, e che proprio pochi giorni fa ha pubblicato un nuovo avviso pubblico per il reperimento di “Centri di accoglienza destinati a cittadini stranieri immigrati, richiedenti protezione internazionale, rifugiati, protetti sussidiari e umanitari”.

I rapporti tra Comune di Roma e Arciconfraternita sono, peraltro, assai consolidati, come dimostra il notevolissimo numero di strutture e servizi da questa gestiti per conto della giunta capitolina, o di singoli dipartimenti e municipi: si va dai servizi per gli anziani a quelli per i minori, dall’accoglienza per gli immigrati alla gestione di strutture per l’emergenza alloggiativa. Per fare solo alcuni esempi, e’ l’Arciconfraternita a gestire i servizi presso tre “Centri di assistenza abitativa temporanea” del Comune di Roma: via di Pietralata, via Serra San Bruno e via di Colleverde. Un servizio che le e’ stato affidato grazie a una convenzione con l’Ufficio extradipartimentale della Protezione Civile e che, solo a Pietralata, comporta un canone annuo di quasi 400.000 euro. Nell’universo dei servizi gestiti dall’Arciconfraternita, esistono pero’ alcuni “misteri”, in parte evidenziati da un’inchiesta pubblicata nel il 10 giugno scorso dal quotidiano “Terra” e firmata da Enrico Campofreda. L’articolo accendeva i riflettori soprattutto sul centro polifunzionale Enea, che dal 2007 accoglie 400 richiedenti asilo e che e’ stato affidato all’Arciconfraternita, a quanto pare, per assegnazione diretta, ovvero senza gara d’appalto. Su questo punto, il presidente dell’Arciconfraternita ha assicurato al quotidiano di fornire le prove della regolarita’ dell’assegnazione. Ma né lui, né l’amministrazione capitolina, anch’essa interpellata, hanno finora chiarito la vicenda. Ma ci sono altre ombre sulle attivita’ sociali dell’Arciconfraternita. Per esempio, la gestione dello sportello di accoglienza per rifugiati presso l’aeroporto Leonardo da Vinci: un servizio assegnato dalla Prefettura di Roma, anche in questo caso – pare – senza gara d’appalto.

Un’altra grossa partita (del valore di oltre 2 milioni di euro l’anno) nelle mani dell’Arciconfraternita e’ la Sala operativa sociale del Comune di Roma: affidata nel 2007 all’Arciconfraternita, il 30 aprile 2009, alla scadenza cioe’ del mandato biennale, e’ stata oggetto di nuovo bando per la riassegnazione del servizio. I risultati della gara, che assegnava i vari comparti del servizio a diverse cooperative (non all’Arciconfraternita), dopo essere stati regolarmente pubblicati, furono tuttavia annullati. Il servizio e’ tuttora in proroga. Cioe’, nelle mani dell’Arciconfraternita del Santo Sacramento e di San Trifone.
(Dires-Redattore Sociale)(Rel/ Dire)

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Posted by on 10/04/2011. Filed under Sociale. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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