Mary Edith Durham

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Lexuar 8270
Mary Edith Durham era nata nel 1863, figlia di un noto medico. Frequentò un college per ragazze e poi, come tutte le giovani donne del periodo vittoriano, le fu insegnato a dipingere con gli acquerelli, come suggeriva la moda di allora per le donne. Ma Edith non si fermò al livello della cultura da futura sposa di buone maniere e andò più a fondo nella pittura e a ventidue anni si assicurò un posto alla Royal Academy Schools con l’esposizione di tre quadri.

Alla morte del padre Edith si occupò a tempo pieno della madre che aveva una salute precaria. Intorno ai 35 anni, ebbe una crisi che oggi si chiamerebbe psico – somatica, un misto di malessere psicolo- gico dovuto ad un senso di clausura della vita e ad un reale malessere fisico. Il medico di famiglia le consigliò un lungo viaggio come terapia. Nel 1900, all’età di 37 anni Edith partì per i Balcani, arrivando in Montenegro, che era tra le aree “remote” della regione, quella più facilmente accessibile per i cittadini dei paesi nord europei. Nei Balcani scoprì una vera e propria vocazione per la scrittura di viaggio, l’etnografia e la cronaca politico – sociale. Nel 1903, occupandosi della rivolta della Macedonia, “incontrò gli albanesi” e non smise mai più di dedicare le sue energie e i suoi sentimenti alla causa dell’autodeterminazione del popolo albanese. La regione di Scutari fu l’area che sentimentalmente la colpì di più, anche perché era quella dove una donna sola poteva viaggiare con assoluta sicurezza.

Negli anni, l’attività della Durham fu sempre intensa e la fascinazione che la cultura popolare e la società albanese avevano esercitato su di lei, divenne anche impegno di lavoro sulle vicende poli- tiche del paese nel complesso scacchiere internazionale. In particolare, il Nord e Scutari furono sempre un suo forte interesse. La sua definizione della regione di Scutari “la terra del passato vivente” è rimasta per sem- pre come la più efficace immagine riassuntiva della continuità con il pas- sato, presente nella società albanese.

I suoi libri più importanti che si possono comprare nelle librerie albanesi o su Amazon:

• Through the Lands of the Serb (1904)

• The burden of the Balkans (1905)

• High Albania (1909)

• The struggle for Scutari (1914)

• Twenty Years of Balkan Tangle (1920)

• The Serajevo Crime (1925)

• Some Tribal Origins, Laws and Customs of the Balkans (1928)

• Albania and the Albanians: selected articles and letters, 1903-1944, ed.

by Betjullah Destani (I.B. Tauris, 2001)

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Posted by on 01/07/2010. Filed under Scutari(Shkodra). You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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